La Liturgia di
Domenica 30 Dicembre 2018
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SANTA
FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE (ANNO C)
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Grado della Celebrazione: FESTA
Colore liturgico: Bianco
Antifona d'ingresso
I pastori si avviarono in fretta
e trovarono Maria e Giuseppe,
e il Bambino deposto nella mangiatoia. (Lc 2,16)
Colletta
O Dio, nostro Padre,
che nella santa Famiglia
ci hai dato un vero modello di vita,
fa’ che nelle nostre famiglie fioriscano le stesse virtù
e lo stesso amore,
perché, riuniti insieme nella tua casa,
possiamo godere la gioia senza fine.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Oppure:
O Dio, nostro creatore e Padre,
tu hai voluto che il tuo Figlio,
generato prima dell’aurora del mondo,
divenisse membro dell’umana famiglia;
ravviva in noi la venerazione
per il dono e il mistero della vita,
perché i genitori si sentano partecipi
della fecondità del tuo amore,
e i figli crescano in sapienza, età e grazia,
rendendo lode al tuo santo nome.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
PRIMA LETTURA (1Sam
1,20-22.24-28)
Samuele per tutti i giorni della sua vita è richiesto
per il Signore.
Dal primo libro di Samuèle
Al finir dell’anno Anna concepì e partorì un figlio e lo
chiamò Samuèle, «perché – diceva – al Signore l’ho
richiesto». Quando poi Elkanà andò con tutta la famiglia
a offrire il sacrificio di ogni anno al Signore e a
soddisfare il suo voto, Anna non andò, perché disse al
marito: «Non verrò, finché il bambino non sia svezzato e
io possa condurlo a vedere il volto del Signore; poi
resterà là per sempre».
Dopo averlo svezzato, lo portò con sé, con un giovenco
di tre anni, un’efa di farina e un otre di vino, e lo
introdusse nel tempio del Signore a Silo: era ancora un
fanciullo. Immolato il giovenco, presentarono il
fanciullo a Eli e lei disse: «Perdona, mio signore. Per
la tua vita, mio signore, io sono quella donna che era
stata qui presso di te a pregare il Signore. Per questo
fanciullo ho pregato e il Signore mi ha concesso la
grazia che gli ho richiesto. Anch’io lascio che il
Signore lo richieda: per tutti i giorni della sua vita
egli è richiesto per il Signore». E si prostrarono là
davanti al Signore.
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal
83)
Rit: Beato chi abita nella tua casa, Signore.
Quanto sono amabili le tue dimore,
Signore degli eserciti!
L’anima mia anela
e desidera gli atri del Signore.
Il mio cuore e la mia carne
esultano nel Dio vivente.
Beato chi abita nella tua casa:
senza fine canta le tue lodi.
Beato l’uomo che trova in te il suo rifugio
e ha le tue vie nel suo cuore.
Signore, Dio degli eserciti, ascolta la mia preghiera,
porgi l’orecchio, Dio di Giacobbe.
Guarda, o Dio, colui che è il nostro scudo,
guarda il volto del tuo consacrato.
SECONDA LETTURA (1Gv
3,1-2.21-24)
Siamo chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente!
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Carissimi, vedete quale grande amore ci ha dato il Padre
per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente!
Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha
conosciuto lui.
Carissimi, noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che
saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che
quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a
lui, perché lo vedremo così come egli è.
Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla,
abbiamo fiducia in Dio, e qualunque cosa chiediamo, la
riceviamo da lui, perché osserviamo i suoi comandamenti
e facciamo quello che gli è gradito.
Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del
Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri,
secondo il precetto che ci ha dato. Chi osserva i suoi
comandamenti rimane in Dio e Dio in lui. In questo
conosciamo che egli rimane in noi: dallo Spirito che ci
ha dato.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (At
16,14)
Alleluia, alleluia.
Apri, Signore, il nostro cuore
e accoglieremo le parole del Figlio tuo.
Alleluia.
VANGELO (Lc
2,41-52)
Gesù è ritrovato dai genitori nel tempio in mezzo ai
maestri.
+ Dal Vangelo secondo Luca
I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme
per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi
salirono secondo la consuetudine della festa. Ma,
trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del
ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza
che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli
fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e
poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti;
non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a
Gerusalemme.
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo
ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E
tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la
sua intelligenza e le sue risposte.
Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse:
«Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e
io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro:
«Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi
delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò
che aveva detto loro.
Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro
sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel
suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia
davanti a Dio e agli uomini.
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Come la Santa Famiglia anche le nostre vivono delle
difficoltà e percorrono un silenzioso cammino che
coltiva profondi legami d’amore; l’origine di questa
perseveranza e di questa ricchezza, Signore, non puoi
che essere Tu.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore entra nelle nostre
case.
1. Perché ogni famiglia sappia condividere le sua
ricchezza d’amore con altri, e dagli altri venga aiutata
nelle difficoltà. Preghiamo.
2. Perché gli effetti della venuta di Gesù nel mondo non
siano relegati a una festa, ma modifichino la nostra
vita di tutti i giorni. Preghiamo.
3. Perché le figure evangeliche di Giuseppe e Maria
siano riferimento per il cammino spirituale degli uomini
e delle donne di ogni tempo. Preghiamo.
4. Perché la volontà di servirti sia all’origine del
desiderio di migliorare il mondo in cui viviamo.
Preghiamo.
O Padre, aiutaci a lasciarti entrare nella realtà che
viviamo ogni giorno e a non confinarti nei ristretti
spazi delle nostre pie emozioni. Te lo chiediamo per
Cristo nostro Signore.
Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, questo sacrificio di salvezza,
e per intercessione
della Vergine Madre e di san Giuseppe,
fa’ che le nostre famiglie
vivano nella tua amicizia e nella tua pace.
Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO DI NATALE I
Cristo luce
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Nel mistero del Verbo incarnato
è apparsa agli occhi della nostra mente
la luce nuova del tuo fulgore,
perché conoscendo Dio visibilmente,
per mezzo suo siamo rapiti all’amore delle realtà
invisibili.
E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei Cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l’inno della tua gloria: Santo...
Oppure:
PREFAZIO DI NATALE II
Nell’incarnazione Cristo reintegra l’universo
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
lodarti e ringraziarti sempre per i tuoi benefici,
Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore.
Nel mistero adorabile del Natale,
egli, Verbo invisibile,
apparve visibilmente nella nostra carne,
per assumere in sé tutto il creato
e sollevarlo dalla sua caduta.
Generato prima dei secoli,
cominciò ad esistere nel tempo,
per reintegrare l’universo nel tuo disegno, o Padre,
e ricondurre a te l’umanità dispersa.
Per questo dono della tua benevolenza,
uniti a tutti gli angeli,
cantiamo esultanti la tua lode: Santo...
Oppure:
PREFAZIO DI NATALE III
Il misterioso scambio che ci ha redenti
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
In lui oggi risplende in piena luce
il misterioso scambio che ci ha redenti:
la nostra debolezza è assunta dal Verbo,
l’uomo mortale è innalzato a dignità perenne
e noi, uniti a te in comunione mirabile,
condividiamo la tua vita immortale.
Per questo mistero di salvezza, uniti a tutti gli
angeli,
proclamiamo esultanti la tua lode: Santo...
Antifona di comunione
Il nostro Dio è apparso sulla terra,
e ha dimorato in mezzo a noi. (Bar 3,38)
Oppure:
“Figlio, perché ci hai fatto così?
Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo”.
Gesù rispose: “Non sapevate che io debbo occuparmi
delle cose del Padre mio?”. (Lc 2,48-49)
Preghiera dopo la comunione
Padre misericordioso, che ci hai nutriti alla tua mensa,
donaci di seguire gli esempi della santa Famiglia,
perché dopo le prove di questa vita
siamo associati alla sua gloria in cielo.
Per Cristo nostro Signore.
Commento
L’inquietudine e l’incomprensione di Maria e di
Giuseppe, nonostante la loro vicinanza a Gesù,
nonostante che siano stati preparati da Dio al compito
di accompagnare i primi passi della vita di Gesù, ci
riportano a quello che è il nostro atteggiamento di
fronte all’opera di Dio in noi e intorno a noi. Ogni
essere è un mistero per quelli che lo circondano. La
sofferenza che nasce da questa solitudine collettiva non
trova pace se non nella fede.
Noi siamo vicini gli uni agli altri perché siamo tutti
amati di un amore divino. L’amore che ci unisce, lungi
dall’abolire il nostro essere diversi gli uni dagli
altri, rafforza, anima e sviluppa quanto c’è di
originale in noi. Ma solo una carità che venga da Dio
può mettere nei nostri cuori una tale disposizione.
Maria e Giuseppe non hanno capito a fondo ciò che Gesù
diceva o faceva. Ma hanno accettato, nella fede e per
amore, di vederlo compiere la sua vita e adempiere alla
sua missione, partecipandovi nell’oscurità della loro
fede. Che lezione per noi! Quando non capiamo l’azione
del nostro prossimo, perché supera le nostre capacità,
dobbiamo saper amare senza capire: solo con un tale
atteggiamento tutto diventa possibile.
(>
vedi tutte le altre omelie di oggi)
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